I carciofi: i veri sovrani della cucina romana! 👑🌿
Ao’, romanacci e non! 😄 Oggi ve vogliamo raccontà una storia che sa proprio de antico, de tradizione e soprattutto… de bona cucina! Parliamo dei nostri amati carciofi, quelli che da secoli fanno battere il cuore (e lo stomaco) di tutti noi romani, anche qui a Medicina (anche se mo’ non è più periodo, ve famo tornà la voja!).
Ma da dove vengono ‘sti carciofi? 🤔
Allora, preparatevi perché la storia è più lunga di una domenica a Ostia! I nostri cari carciofi, che oggi spopolano nelle trattorie romane (e nel nostro ristorante, manco a dirlo! 😉), hanno fatto un viaggetto non da poco per arrivare fino a noi. Tutto è cominciato in Sicilia – eh sì, proprio così!
I siciliani li chiamavano cynara, dal nome latino che poi è diventato il nostro “carciofo”. Ma pensate un po’: dopo aver conquistato i palati isolani, questi ortaggi spinosi hanno fatto le valigie e sono spariti per tutto il Medioevo! Proprio così, un bel periodo di “latitanza culinaria” che è durato fino al XV secolo.
Il grande ritorno: quando Roma se n’è innamorata 💕
E qui viene il bello! Verso la fine del Quattrocento, i carciofi hanno fatto il loro trionfale ritorno in Europa. E indovinate chi li ha accolti a braccia aperte? Esatto, proprio Roma! Già nel Rinascimento, nella Città Eterna si era instaurata una vera e propria tradizione: quando arrivava marzo e iniziava la stagione dei carciofi, i mercati romani si riempivano di questi tesori verdi. E noi romani, che de magnà ce intendiamo, abbiamo fatto una cosa che ancora oggi ci rende orgogliosi: abbiamo inventato la “carciofolata”! 🎉
Ma che cos’era ‘sta carciofolata? Una vera e propria festa! Una sagra caratterizzata da grande allegria e spensieratezza, dove tutti se magnava carciofi e se godeva la vita. Purtroppo, con i cambiamenti della città, questa tradizione s’è un po’ persa… ma tranquilli, che nel nostro ristorante lo spirito della carciofolata è sempre vivo!
I segreti degli antichi (e non solo!) ⚗️
Ma sapete che i nostri antenati romani non usavano i carciofi solo per magnà? Eh no!
Fin dall’antichità, ‘sti ortaggi erano considerati un vero toccasana. Il grande Plinio il Vecchio li descriveva come alimenti energetici, ricchi di vitamine A e B, perfetti per combattere stanchezza e depressione.
E pensate: nel 1825 c’era pure un documento diplomatico che diceva che i carciofi erano aperitivi, provocavano i sudori, purificavano la massa del sangue… Insomma, erano considerati una specie di medicina naturale! Nel Cinquecento poi, Cristoforo di Messisbugo nel suo “Libro Novo” suggeriva di fare torte di magro o pastelli di “carchiofoli” per la Quaresima. E Bartolomeo Scappi nell’Opera del 1570 dava consigli su come cuocere al meglio questi “pedoni di carciofanti” – che nome! 😂
E qui arriva il pezzo forte della storia! Nel XVI secolo, Caterina de’ Medici era talmente ghiotta di carciofi che, quando diffuse in Francia la loro coltivazione, ebbe pure un’indigestione leggendaria! E sapete cosa rischiò? Che la regina madre di Francia rischiasse de rimetterce la pelle per colpa de ‘na scorpacciata de carciofi! Ma lei, testarda come tutte le donne de carattere, non se fermò e continuò a promuovere questi ortaggi in tutta Europa. Tanto rispetto! 💪
I carciofi oggi: tradizione che continua 🍽️
Oggi, qui nel nostro ristorante, portiamo avanti con orgoglio questa tradizione millenaria, rispettandone la stagionalità. Ogni carciofo che arriva nelle nostre cucine porta con sé secoli di storia, di passione, di amore per la cucina autentica. Che siano cotti nel brodo di carne con pepe (come suggeriva Mattioli nel 1568), o preparati secondo le ricette che ci hanno tramandato le nonne romane, ogni piatto racconta una storia che sa de Roma, de tradizione, de famiglia.
Ma aspettate, che la storia non finisce qui! La settimana prossima vi racconteremo altre curiosità sui nostri amati carciofi… e magari scopriremo insieme qualche segreto in più su come i romani li hanno sempre preparati. Stay tuned, che se magna bene! 😉Vi aspettiamo ♥
Staff de A La Romana
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